La chirurgia toracica è una branca della chirurgia che si occupa della diagnosi e del trattamento delle patologie che colpiscono la gabbia toracica e alcune importanti strutture in essa contenute come i polmoni, la pleura, la trachea, i bronchi ed il diaframma.
La chirurgia toracica, a differenzia della cardiochirurgia, non si occupa delle patologie del cuore e dell’aorta.
Il chirurgo toracico tratta numerose patologie. Le più comuni sono oncologiche come il tumore del polmone, le metastasi polmonari, il mesotelioma pleurico ed il timoma. Altre patologie comunemente trattate dal chirurgo toracico sono lo pneumotorace, il versamento pleurico, le fratture di coste e sterno e l’iperidrosi.
Si utilizzano principalmente tecniche di chirurgia mini-invasiva come la videotoracoscopia. L’accesso al torace avviene mediante una o più piccole incisioni cutanee attraverso cui si inseriscono gli strumenti e una telecamera sottile. Il chirurgo toracico esegue l’intervento guardando il campo operatorio tramite un monitor ad alta definizione.
È opportuno consultare un chirurgo toracico in presenza di sintomi come l’affaticamento respiratorio (dispnea), la tosse, la presenza di sangue nel catarro o con la tosse (emoftoe o emottisi), il dolore toracico (toracoalgia), il cambiamento del tono della voce (disfonia), la difficoltà a deglutire (disfagia), specialmente se associati a mancanza di appetito, dimagrimento e affaticabilità (astenia).
Talvolta le patologie di interesse chirurgico toracico non causano sintomi nelle fasi iniziali e vengono “scoperte” occasionalmente sottoforma, ad esempio, di un piccolo nodulo polmonare o di un modesto versamento pleurico, durante accertamenti radiologici eseguiti per altri motivi.
In Italia colpisce più di 40.000 persone ogni anno di cui oltre il 30% sono donne.
Per ogni 100 TAC del torace eseguite ce ne sono 30 che mostrano un nodulo polmonare.
Il polmone è una delle sedi dove si localizzano più frequentemente le metastasi di tumori di altri organi.
Il più comune avviene nei giovani spontaneamente, la causa è la rottura di una bolla enfisematosa.
Il liquido pleurico può comprimere il polmone e causare affaticamento respiratorio.
È un tumore aggressivo per lo più associato all’esposizione lavorativa all’amianto.
Rari e complessi,
ma è importante conoscerli meglio per poterli curare.
Sono frequenti dopo un trauma
e sono dolorose,
non vanno sottovalutate.
Le mani, le ascelle e i piedi sudano di continuo, ma senza motivo causando forte imbarazzo nella vita quotidiana.
“Nel 2012 mi sono laureato in Medicina e Chirurgia all’Università degli Studi dell’Insubria di Varese.
Durante gli anni di studio e di tirocinio universitario ho maturato un crescente interesse per la chirurgia toracica, in particolar modo per la chirurgia oncologica e per la prevenzione del tumore polmonare.
Dopo l’esame di abilitazione, nel 2013 ho iniziato la Scuola di Specializzazione in Chirurgia Toracica presso l’Università degli Studi di Milano, conseguendo la Laurea Specialistica nel 2018.
Ho svolto parte della mia formazione specialistica all’estero, negli Stati Uniti dove per più di un anno mi sono occupato di ricerca clinica sul tumore del polmone, in Inghilterra e in Svizzera Francese.
I periodi che ho trascorso all’estero hanno contribuito a perfezionare la mia formazione di Medico e di Specialista sia dal punto di vista tecnico e scientifico sia dal punto di vista umano, rafforzando la consapevolezza che l’obiettivo finale è la cura del paziente.
Dal 2019 sono Dirigente Medico presso l’UO di Chirurgia Toracica del Gruppo MultiMedica.
Mi occupo della patologia toracica benigna e tumorale utilizzando tecniche di chirurgia mini-invasiva videotoracoscopica e di endoscopia bronchiale. Parallelamente svolgo attività di ricerca clinica.”
Dal 2015 sono membro ufficiale